Roberta Viroli
Negli ultimi 20 anni, insieme a mio marito Giacomo ed a nostro figlio Lorenzo, abbiamo vissuto e lavorato tra: Cina, Germania, U.S.A. Queste esperienze mi hanno allontanato solo fisicamente da mio padre e le sue opere, perché il legame tra noi è sempre stato indissolubile, mentre la grande apertura mentale che solo la condivisione con altre culture può dare, mi porta ad una lettura ancora più profonda delle opere di mio padre. Ora sono pronta ad un nuovo viaggio all'insegna dell'arte e della creatività, nel nome di mio padre. Roberta
Roberta Viroli
For the past two decades, together with my husband Giacomo and my son Lorenzo we have lived and worked between China, Germany and the USA. These experiences have only physically distanced me from my father because the bond between us has always been indissoluble, while the great mental eye-opening that only sharing with other cultures can give, leads me to an even more profound interpretation of my father's works. I now become his voice and guardian, ready for a new journey in the name of art and creativity. Roberta
“Ti chiamavo Mabo ogni tanto sovrappensiero. Chissà dove sei...e se queste righe ti giungeranno in un mondo parallelo. E' stato un percorso complesso, io e la mamma abbiamo selezionato e cercato di archiviare al meglio le tue opere. Mi ricordo che non amavi i titoli, volevi essere interpretato più che essere etichettato e mettere le date per te non era cosi importante. A volte hai dimenticato pure la tua bellissima firma! Ho scelto titoli, anni di riferimento, commenti e citazioni per aiutare chi ti guarda a comprenderti meglio nonostante la tua assenza. Dai temi sociali, quelli politici, le maschere veneziane, le tue ricerche sulle stelle fino al periodo più oscuro dettato dalla malattia, sei sempre stato un personaggio alieno come le tue opere. Oggi sento l'esigenza di diventare la tua voce, essere la custode delle tue opere. Come diceva Giuseppe Ungaretti “La meta è partire". Io sarò quella barca e tu nuotami affianco come un pesce protetto dal tuo mare. Roberta
"I would call you Mabo sometimes, overthinking. I wonder where you are...and if these lines will reach you in a parallel world. It was a challenging journey between memories, Mom and I have selected and archived your works to the best of our knowledge. I do recall you disliked titles, you wanted to be interpreted by the viewer more than to be labeled, and putting dates was not so important to you. You even sometimes forgot your beautiful signature! I have chosen titles, reference years, comments and quotes to help viewers understand you better despite your absence. From social and political themes, Venetian masks, your studies on the stars to the darkest period dictated by illness, you have always been an alien persona like your artwork. Today I feel to be your voice, to be the guardian of your works. As Giuseppe Ungaretti used to quote, "The goal is to leave." I will be that boat and you swim beside me like a fish protected by your sea. Roberta